Stagionalità e diffusione
Si tratta di prodotti fortemente legati al territorio di raccolta. I funghi spontanei hanno bisogno di un clima fresco e di abbondanti precipitazioni. Le aree di maggiore diffusione sono perciò quelle che offrono superfici boschive a quote comprese tra i 500m e i 1000m, ben riparate dal vento e dall’arsura estiva.
In base all’altitudine delle zone di raccolta la stagione può andare da Giugno ad Ottobre. Le aree di raccolta sono in Piemonte, Calabria e Trentino ma si tratta di attività in larga parte amatoriali, anche per via dei volumi relativamente bassi. L’unica grande eccezione è l’area limitrofa a Borgo Val di Taro, un comune dell’appennino parmense. In queste zone la presenza di funghi Boletus è talmente abbondante che la Comunità Europea ha inserito il “Fungo di Borgotaro” tra i prodotti a protezione I.G.P.
Attenzione, parassiti!
Ad eccezione del genere Cantharellus i funghi selvatici sono naturalmente soggetti all’attacco di parassiti, in particolare larve di ditteri. In natura la crescita del fungo non è assolutamente controllabile, pertanto non esiste modo di impedire le infestazioni. Il fenomeno però non presenta di norma rischi per la salute.
L’infestazione può però costituire un problema in fase di vendita poiché le larve col tempo continuano a nutrirsi del fungo, causando fenomeni di deterioramento. Soprattutto se la temperatura ambientale supera i 5°C le larve proseguono indisturbate la loro attività. Un sistema efficace per eliminarle è quello di indurre uno shock termico, immergendo i funghi in acqua fredda e successivamente in acqua bollente per alcuni secondi. Le larve tenderanno ad uscire rimanendo in sospensione nell’acqua.
Storia e tradizione
Per il fatto che sembrano spuntare dal nulla e per via della velenosità e gli effetti allucinogeni di talune specie, i funghi hanno sin dai tempi antichi suscitato la fantasia dell'uomo, avvolgendosi in un alone di magia e mistero. Sono così diventati protagonisti di credenze e leggende popolari. Secondo alcune credenze, per esempio, si afferma che i funghi che crescono in "cerchio" siano generati da danze notturne di streghe o di gnomi ("cerchio delle streghe"). Anche nell'antica Grecia il fungo era considerato simbolo di vita e pertanto divino. Narra infatti una leggenda che l'eroe Perseo, dopo un lungo viaggio, trovandosi stanco ed assetato, si poté rifocillare con dell'acqua raccolta all'interno del cappello di un fungo; per questo motivo decise di fondare in quel posto una nuova città che chiamò Micene, dando vita alla civiltà micenea.