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    Guanti monouso

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    Guanti monouso: igiene e protezione


    Soprattutto nei tempi del coronavirus, l'igiene risulta più importante che mai: i guanti monouso possono contribuire nella protezione da germi e batteri, proprio perché le mani ne rappresentano il vettore principale. Proteggono, inoltre, dalle conseguenze dei contatti meccanici, fisici e chimici. Consulta la nostra guida per scoprire gli aspetti da considerare al momento dell'acquisto.


    1. Gli essenziali: guanti monouso


    I guanti monouso si individuano per lo più in medicina, nei laboratori e nelle industrie chimiche e alimentari, ma vengono impiegati anche nel commercio, nell'artigianato e negli ultimi periodi, a causa del coronavirus, sempre più spesso anche in ambito privato.


    Sostanzialmente, proteggono il soggetto da germi e batteri. Ma non è tutto: proteggono anche dalle conseguenze esterne dei contatti meccanici, fisici e chimici.


    2. Differenziazione dei guanti monouso


    È possibile differenziare i guanti monouso anche in base al materiale con cui sono realizzati. A seconda dei motivi, siano essi professionali o privati, che comportano l'impiego di guanti monouso, questi si prestano idealmente all'uso previsto. In relazione ai materiali, esiste la seguente differenziazione: lattice, nitrile, vinile, polietilene e neoprene.


    Nota: per la classificazione e altre proprietà di seguito elencate relative ai guanti, occorre prestare attenzione alle informazioni fornite dal produttore, poiché potrebbero sussistere delle differenze nell'uso e nella qualità! Le seguenti informazioni sono da considerarsi generali.


    2.1  Guanti monouso in lattice

    Il lattice è impiegato in gran parte dei guanti monouso, è il modello "classico" in assoluto. Il materiale protegge in larga misura dallo sporco e dagli acidi ed è spesso utilizzato nei guanti per esami medici, controllo qualità e industria. Tuttavia, presta attenzione agli oli in quanto il lattice è permeabile.


    Il lattice si ricava da una materia prima naturale: l'albero della gomma, originario delle zone tropicali. Il vantaggio di questo materiale sta nella sua elevata elasticità e, quindi, la sua vestibilità a forma di guanto è ottimale.


    Svantaggio: sempre più persone soffrono di allergia a questo materiale. La causa è dovuta alle proteine naturali idrosolubili, le cosiddette proteine del lattice, che possono dissolversi e penetrare nell'organismo. In particolare, questo accade soprattutto nel caso delle varianti con polvere. Molti produttori stanno comunque lavorando per migliorare la tollerabilità risciacquando il materiale.


    2.2  Guanti monouso in nitrile

    Il nitrile è una delle materie plastiche resistenti allo strappo e all'abrasione nonché al contatto con prodotti chimici risultando, quindi, perfetto per le attività di pulizia o per gli esami medici. Costituisce un'alternativa ai guanti in lattice specialmente per chi soffre di allergia. L'utente apprezza questo tipo di guanti per la buona tollerabilità sulla pelle, grazie all'assenza delle cosiddette proteine del lattice del nitrile. 


    Ulteriore vantaggio: non vi è ristagno di calore durante l'uso. Il calore viene infatti espulso riducendo notevolmente la probabilità di avere le mani sudate e agevolando così anche i lunghi periodi di utilizzo. I guanti in nitrile si distinguono inoltre per l'elevata elasticità e vantano dunque una buona vestibilità. Forniscono anche una buona sensibilità della mano.


    2.3  Guanti monouso in vinile

    Il vinile, noto anche come cloruro di polivinile o PVC, appartiene alla categoria delle materie plastiche le quali, per divenire morbide, richiedono l'impiego di ftalati. 


    Tuttavia, questa fase presenta alcuni svantaggi, sebbene i guanti siano molto economici: gli ftalati fanno sì che i guanti, nel loro complesso, non siano così elastici e nemmeno così resistenti alle forature rispetto al lattice e al nitrile. Gli ftalati, per di più, vengono rilasciati rapidamente dai guanti, per cui non sono indicati, ad esempio, all'uso alimentare (ad eccezione dei cibi non grassi).


    2.4  Guanti monouso in polietilene

    Anche il polietilene appartiene alla categoria delle materie plastiche. L'aspetto che, però, lo rende speciale è la proprietà termoplastica che permette una lavorazione in densità diverse:


    • L'LDPE (PE morbido) è caratterizzato da densità inferiori e risulta morbido e flessibile. I guanti realizzati con questa densità difficilmente rimangono aderenti sulle mani.
    • L'MDPE (PE medio, densità media) appartiene alla categoria delle densità medie ed è due volte più forte dell'LDPE e meno rigido dell'HDPE. Inoltre, questa densità resiste particolarmente agli strappi e agli urti.
    • L'HDPE (PE duro, alta densità) si distingue per un'elevata densità. I guanti realizzati con questa densità sono più rigidi e più resistenti all'abrasione rispetto al PE morbido, ma spesso rimangono aderenti sulle mani.


    I materiali TPE e CPE rientrano nei materiali speciali offerti saltuariamente dai produttori.


    • TPE (elastomeri termoplastici): il materiale, simile al silicone, è il prodotto derivante dalla combinazione di gomma naturale e sintetica. È inodore e si contraddistingue per una buona elasticità e resistenza. Non prevede l'impiego di ftalati.
    • CPE (polietilene clorurato): i produttori affermano che il materiale è anallergico e molto delicato sulla pelle. È privo di alchifenoli, silicone e lattice. Uno speciale motivo a rombi con cuscini d'aria assicura alla pelle di traspirare e non seccarsi eccessivamente, in quanto il materiale non aderisce direttamente sulle mani. Ulteriore vantaggio: è antistrappo e resistente a olio e grasso.


    I vantaggi dei guanti in polietilene sono: nel complesso, sono relativamente economici, inodori e insapori, rispettosi dell'ambiente e combustibili. Ad ogni modo, devono essere utilizzati solo in aree a basso rischio, poiché resistono solo in parte alle sostanze chimiche.


    2.5  Guanti monouso in neoprene

    Come materiale, il neoprene può essere equiparato alla gomma sintetica, nota in gergo anche come gomma cloroprenica, e si distingue per una serie di vantaggi:


    • Il neoprene è un prodotto di altissima qualità
    • Protezione da prodotti chimici, solventi e agenti atmosferici (quindi adatti come guanti protettivi e guanti di protezione chimica)
    • Il neoprene presenta proprietà termoisolanti (a seconda del produttore)
    • Il materiale è impermeabile (a seconda del produttore)


    In genere, tuttavia, i guanti in neoprene sono piuttosto costosi.


    3. Guanti monouso: con polvere o senza polvere


    Se desideri acquistare dei guanti monouso, devi essere consapevole della differenza tra guanti con polvere e guanti senza polvere, perché la polvere influisce sull'uso dei guanti.


    • Guanti monouso con polvere: lo scopo principale della polvere è agevolare e velocizzare l'inserimento della mano nel guanto, soprattutto quando le mani sono sudate o bagnate. Ad ogni modo, se non strettamente necessario, utilizza la versione senza polvere perché la polvere facilita l'assorbimento delle proteine da parte dei guanti in lattice. I guanti in nitrile con polvere possono seccare gravemente la pelle.
    • Guanti monouso senza polvere: i guanti monouso senza polvere rappresentano spesso la prima scelta perché causano meno reazioni allergiche, un fattore da evitare soprattutto in campo alimentare o medico. Se temi che sia difficile indossarli, puoi invece dormire sonni tranquilli: stando alle specifiche del produttore e grazie alla moderna lavorazione, questo non è più un problema.


    4. Vestibilità e comfort dei guanti


    Hai le mani più grandi o magari molto piccole? Nell'acquisto di guanti monouso accertati di verificarne la vestibilità. A seconda del lavoro e della destinazione d'uso, i guanti vanno indossati per diverse ore. Alcuni possono riscontrare anche dei problemi con le mani umide. 


    Hai a che fare con mansioni e aree di lavoro che cambiano nel corso della giornata? Ecco dei piccoli consigli. Ma cosa fare di preciso? Di seguito trovi una lista di suggerimenti sui criteri di acquisto da prendere in considerazione:


    • Attenzione alle diverse misure: i guanti monouso, di solito, sono disponibili nelle taglie S, M e L risultando quindi adatti a mani sia piccole che grandi. A seconda della situazione, scegliere una taglia più grande comporta, in genere, una maggiore comodità.
    • Vestibilità: alcuni produttori rifiniscono i propri guanti con un bordo arrotolato per facilitare l'inserimento e l'estrazione della mano.
    • Mani umide: non richiedono necessariamente i guanti con polvere che, spesso, sono anche meno tollerati. Presta attenzione alla composizione e al materiale dei guanti. I materiali più recenti sono realizzati in modo tale da fare a meno della polvere ed essere comunque facili da indossare. In caso di dubbi, contattare il produttore.
    • Utilizzo di colori: cambi spesso area di lavoro e hai bisogno di guanti diversi perché, ad esempio, entri in contatto con sostanze chimiche? In una circostanza simile, i colori possono fornire un valido aiuto. Alcuni produttori offrono questi articoli nei colori blu, rosso o verde. 


    5. Guanti di qualità: attenzione all'etichettatura


    Quando si acquistano guanti monouso, è importante prestare attenzione anche ai sigilli di qualità con cui i guanti vengono classificati in base allo scopo previsto. Ad esempio, la marcatura CE corrisponde alle norme e ai regolamenti europei. Se queste informazioni non sono presenti, i prodotti non possono essere considerati dispositivi di protezione.


    Ma cosa significano esattamente le marcature? Nella marcatura CE si distinguono tre gruppi:


    • CE cat. I: le informazioni indicano che il guanto fornisce una protezione dai rischi minimi.
    • CE cat. II: questa categoria garantisce la protezione dai rischi medi.
    • CE cat. III: i guanti con questa marcatura offrono una protezione dai rischi elevati, tra cui la manipolazione di disinfettanti e detergenti e un'ampia lista di prodotti chimici e agenti citostatici (EN 374).


    Oltre all'etichettatura, i requisiti UE prevedono ulteriori informazioni minime:


    • Pittogrammi dei matracci di Erlenmeyer: classificati secondo il tipo A, B o C, per individuare il riferimento ai prodotti chimici. Indicano se il prodotto è un guanto di protezione chimica.
    • Pittogrammi del produttore: in questa sezione il produttore può invitare all'osservanza delle istruzioni per l'uso come, ad esempio, la manipolazione di sostanze chimiche per le quali il guanto è stato ritenuto approvato.
    • Data di fabbricazione e scadenza: queste informazioni sono spesso contrassegnate da una piccola fabbrica e da una clessidra.


    Buono a sapersi, informazioni obbligatorie da indicare sui prodotti:


    • Nome, indirizzo e riferimento del produttore di guanti
    • Designazione del tipo
    • Misura del guanto


    FAQ

    Cosa sono i guanti monouso?

    Come faccio a conoscere la destinazione d'uso dei guanti monouso?

    Di che materiali si possono realizzare i guanti monouso?

    Qual è la differenza tra guanti monouso con polvere e senza polvere?

    Cosa devo fare se soffro di allergia ai guanti in lattice?

    Nei guanti monouso, a cosa bisogna prestare attenzione a livello di comfort e vestibilità?

    Quali misure sono disponibili per i guanti monouso?

    In quali colori sono realizzati i guanti monouso?