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    Le mascherine protettive e i loro vantaggi


    Anche se non molto tempo fa era quasi inimmaginabile, ormai le mascherine sono entrate a far parte della nostra quotidianità. In questa guida andremo a esplorare i tipi di mascherine disponibili in commercio e gli utilizzi per i quali sono state concepite.


    1. I vari tipi di mascherine


    In linea generale possiamo individuare due tipi diversi di mascherine: da una parte mascherine fatte in casa o quelle in normale tessuto, mentre dall'altra veri e propri dispositivi medici e semimaschere filtranti, che devono rispettare norme e standard indicati dalla legge e offrono, quindi, una protezione comprovata.   


    1.1 Mascherine in tessuto

    • Queste mascherine sono prodotte con normali tessuti e stoffe
    • Sono adatte per l'uso privato nella vita quotidiana
    • Infatti, differenza delle semimaschere filtranti e quelle a uso medico, non devono rispettare alcun standard
    • Non offrono, quindi, una protezione comprovata
    • Tuttavia, indossandole si può comunque ridurre in parte la velocità del respiro e la diffusione di goccioline di saliva o muco


    1.2 Mascherine chirurgiche

    • Questo tipo di mascherine è concepito soprattutto per la protezione delle altre persone
    • Infatti, riducono il rischio di diffondere nell'ambiente particelle potenzialmente infette da parte di chi indossa la mascherina
    • Se la mascherina aderisce correttamente al volto, può proteggere, seppur in modo limitato, anche chi la indossa, evitando che le goccioline entrino in contatto diretto con il naso e la bocca
    • Tuttavia, la protezione contro gli aerosol è quasi nulla
    • La norma UNI EN 14683:2019-10 regola le tipologie di mascherine a uso medico
    • Dovrebbero presentare la certificazione CE


    1.3 Semimaschere filtranti: FFP1, FFP2 e FFP3

    • Queste mascherine sono dispositivi di protezione individuale (DPI) per la sicurezza e la salute sul lavoro
    • Proteggono da particelle, goccioline e aerosol
    • Le mascherine senza ventole filtrano sia il flusso d’aria in entrata, sia quello in uscita, proteggendo non solo chi le indossa, ma anche le persone vicine
    • Le maschere con le ventole, invece, filtrano solo il flusso in entrata, proteggendo solo chi le indossa
    • La norma che regola questi dispositivi è l'UNI EN 149:2009-08
    • Le mascherine dovrebbero presentare la certificazione CE


    2. Valore limite di esposizione sul lavoro


    L'ordinanza sulle sostanze pericolose (GefStoffV) indica il valore limite di esposizione in ambito professionale, ovvero la concentrazione media di una specifica sostanza presente nell'aria per un determinato periodo di tempo, che non dovrebbe causare effetti dannosi acuti o cronici sulla salute.


    3. Mascherine: le classi FFP


    Il valore limite per il luogo di lavoro è determinante per la scelta della mascherina corretta. Nei seguenti paragrafi, andremo a capire meglio la differenza tra le varie classi di mascherine FFP (“Filtering Face Piece”).


    3.1 Le caratteristiche delle FFP1

    • Questa classe di mascherine protegge da polveri non tossiche o non fibrogene, ovvero particelle atossiche a base acquosa od oleosa
    • L'eventuale inalazione non porterebbe allo sviluppo di malattie, ma può comunque irritare le vie respiratorie
    • La perdita totale massima può essere del 25%
    • È importante che non si superi più di quattro volte il valore limite per il luogo di lavoro


    Le semimaschere FFP1 sono spesso utilizzate nel settore alimentare o edile, poiché sono adatte per ambienti privi di polveri e aerosol tossici o fibrogeni. Il filtro di questa classe protegge almeno dall'80% delle particelle con una dimensione fino a 0,6 μm.


    3.2 Le caratteristiche delle FFP2

    • Questa classe di mascherine protegge anche da polveri tossiche, come calce viva, polvere di calcestruzzo, granito o fumo da ossido di zinco
    • La perdita totale massima può essere dell'8%
    • È importante che non si superi più di dieci volte il valore limite per il luogo di lavoro
    • Il Robert Koch Institut consiglia a chiunque si prenda cura di pazienti affetti da SARS-CoV-2 di indossare semimaschere FFP2 o FFP3


    Le mascherine FFP2 sono spesso utilizzate in ambienti in cui sono presenti legni dolci, fibre di vetro, metalli, plastiche o altre sostanze potenzialmente pericolose per la salute o mutagene. Il filtro di questa classe protegge almeno dal 94% delle particelle con una dimensione fino a 0,6 μm.


    3.3 Le caratteristiche delle FFP3

    • Questa classe di mascherine protegge da polveri, fumi e aerosol pericolosi per la salute, come cromo, cobalto, nichel o spore
    • La perdita totale massima può essere del 2%
    • È importante che non si superi più di trenta volte il valore limite per il luogo di lavoro 
    • Il Robert Koch Institut consiglia a chiunque si prenda cura di pazienti affetti da SARS-CoV-2 di indossare semimaschere FFP2 o FFP3


    Le semimaschere FFP3 sono spesso impiegate per ambienti in cui sono presenti o si lavorano metalli pesanti, legno duro, polvere dei freni, sostanze radioattive nonché virus e batteri di un livello di biosicurezza 3.


    4. Mascherine: sigle


    4.1 NR: non riutilizzabili

    Le mascherine FFP contraddistinte dalla scritta “NR” - che sta per “non riutilizzabile” o “non reusable” in inglese - possono essere utilizzate solo per un turno di lavoro e non sono, quindi, riutilizzabili.


    4.2 R: riutilizzabili

    La lettera “R”, quando indicata sulle mascherine FFP, sta per “riutilizzabile” o “reusable” in inglese. Ciò significa che queste mascherine possono essere utilizzate più volte o per più di un turno di lavoro. Tuttavia, anche queste mascherine vanno indossate per un solo turno da chi lavora con sostanze radioattive o biologiche - come ad esempio funghi, batteri e virus.


    4.3 D: superamento del test con polvere di dolomite

    Un'ulteriore sigla che possiamo trovare sulle mascherine FFP è la “D”, che indica il superamento del test con la polvere di dolomite. Ciò significa che questi dispositivi permettono di respirare facilmente a lungo e hanno una capacità di protezione dalle polveri particolarmente alta. Le mascherine FFP riutilizzabili devono aver superato anche questo test. Per quelle non riutilizzabili, invece, il test è facoltativo


    5. Come si indossa correttamente la mascherina


    • Prima di indossare la mascherina, è necessario lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone o disinfettarle
    • In seguito, è necessario modellare la clip alla forma del naso e fissare la maschera passando gli elastici dietro le orecchie
    • Se necessario, si può allargare la mascherina
    • Infine, assicurarsi che il naso e la bocca siano completamente coperti e che la mascherina filtri quanta più aria possibile


    6. Come si toglie correttamente la mascherina


    • Quando si è in un luogo sicuro, è possibile togliere la mascherina tirandola diagonalmente verso il basso, chinando leggermente il capo
    • Riporre la mascherina usata in un contenitore chiuso
    • Infine, lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone o disinfettarle


    FAQ

    Le mascherine con ventola proteggono meno delle altre?

    Quali sono i tessuti adatti per la creazione di mascherine fai-da-te?

    Quali sono le regole principali da seguire per prevenire il contagio?